Come stanno cambiando i licei italiani e cosa dobbiamo aspettarci nel nuovo anno scolastico

I licei italiani sono ancora una volta in prima fila per quanto riguarda il cambiamento della società. Specialmente dopo questo periodo di covid-19 e di lockdown la scuola italiana ha subito un radicale percorso di trasformazione, che non riguarda solamente la sicurezza sanitaria dei ragazzi e delle ragazze del liceo; ma che va molto più in là e riguarda proprio l'organizzazione degli istituti e la relativa gestione delle lezioni e delle materie. Se prima i licei scientifici ed i licei classici erano visti come un carrozzone pubblico dove andavano solamente studenti e studentesse contro voglia e insegnanti sottopagati, adesso qualcosa sembra che si stia muovendo. Intanto perché presidi ed insegnanti sono stati capaci di fare sentire la propria voce e, anche grazie alle forze sindacali presenti nelle scuole, i problemi delle scuole, quali le classi pollaio e il ruolo di docenti e personale ATA, hanno ricevuto una certa eco mediatica, che, quando si tratta di scuola, non può certo fare male. Ma soprattutto perché si è visto che il problema delle classi pollaio non è solamente legato al fatto che le classi sono troppo strette e piccole per studenti che sono obbligati rimanere appiccicati gli uni agli altri per ore; ma questo può anche trasformarsi in un grande problema sanitario, difficilmente risolvibile con banchi a rotelle e con mascherine. Si è infatti visto che, specialmente durante il secondo lockdown, le scuole ed i licei italiani erano diventati delle vere e proprie fonti del contagio, dove gli studenti si ammalavano fra di loro per poi contagiare anche i membri delle rispettive famiglie, continuando così una pandemia aggressiva che è durata per diversi anni (e che forse non è ancora finita, nonostante i vaccini).
Che cosa dobbiamo aspettarci nel futuro? Forse è ancora troppo presto per dirlo e molto forse dipenderà anche dall'esito delle prossime elezioni; ma già i primi passi incominciano a vedersi. In primo luogo, molti istituti di istruzione secondaria sono riusciti ad imporre tematiche quali il rispetto dei diritti LGBT, nonostante manchi una legge nazionale che li obblighi a farlo. E molti studenti sono divenuti ormai consapevoli che le loro vite, anche quelle private e personali, dipendono in buona parte dalle decisioni politiche che vengono prese da parte del Governo. Molti giovani si sono avvicinati alla politica e questo non può che essere un fenomeno interessante e da agevolare. Sono ormai alle spalle gli anni del disimpegno che hanno dominato la generazione anni 90' per la quale la politica era semplicemente un mestiere come ogni altro e che non poteva produrre effetti significativi sulle proprie vite. E sono ormai tramontati anche gli anni delle ideologie. In un futuro che vedrà i giovani sempre più protagonisti, in quanto chiamati a pagare le pensioni ai più anziani, dovremo aspettarci una maggiore incidenza dell'elettorato giovane e degli studenti sulle prossime elezioni 2022. E non a caso molti atenei italiani hanno lamentato la impossibilità per molti dei propri studenti fuori sede di andare a votare per le prossime elezioni: segno quest'ultimo che il problema esiste e che è difficilmente aggirabile come in passato.

Giovani e anziani stanno incominciando a condividere idee e opinioni e si vedrà certo una maggiore mescolanza sociale tra giovani e vecchi. Abbiamo già avuto modo di parlare delle passioni sessuali che molti giovani e studenti del liceo hanno per le milf e per le donne più grandi. Così come è risaputo che molte studentesse del liceo nutrono sentimenti molto forti e sessuali per i propri prof e presidi. Vedremo anche se nel futuro nasceranno coppie impossibili tra giovani e vecchi. Le nuove tendenze dell'industria pornografica sembrano proprio suggerire questo fatto, in quanto parole chiave come vecchi e giovani porno stanno avendo un incremento significativo nei motori di ricerca. E questo già può essere un buon segnale per il futuro! Staremo a vedere!
