Studio estenuante e al limite del sadismo: è questo il problema del liceo classico in Italia?

Ha fatto molto discutere tutto il mondo della scuola e dei licei italiani il recente intervento del famoso giornalista del Corriere della Sera Beppe Severgnini che ha, a modo proprio, messo in discussione il metodo tradizionale di insegnamento, su cui obiettivamente si basa un po' tutto l'impianto del sistema di istruzione superiore italiano. Secondo Beppe Severgnini - e riprendiamo alcune delle frasi che hanno destato più scalpore nel mondo della scuola e dell'istruzione - "un buon docente non è sempre un buon insegnante, mentre un cattivo docente è quasi sempre un cattivo insegnante". Ma vediamo di entrare nel merito e di articolare con maggiore precisione il pensiero di Beppe Severgnini.
Di sicuro, anche la scuola italiana, come qualsiasi altro ambito della società italiana, è in profondo fermento. Mentre le leggi, le prassi ed i metodi utilizzati dai docenti italiani e dai professori italiani sono sempre gli stessi - magari tramandati di generazione in generazione - i ragazzi e gli studenti del liceo italiani sono completamente diversi da quelli che popolavano le classi fino a 10 anni fa. E non stiamo parlando di lievi cambiamenti, ma di cambiamenti radicali nel carattere, nella predisposizione allo studio delle materie tradizionali e al pensiero critico. Mentre il liceo classico è sempre stato visto come una scuola superiore di elite, dove solamente i ragazzi e le ragazze più studiose potevano andare; oggi il liceo classico, che ha visto un drammatico calo nelle iscrizioni, sembra essere piuttosto la tomba di ragazzi condannati alla perenne disoccupazione e senza alcuna particolare formazione specifica per il mondo del lavoro. Per via di tanti anni di elevata disoccupazione giovanile, adesso stiamo finalmente vedendo gli effetti della mancanza di riforme e della inabilità del sistema scolastico italiano di produrre giovani adeguati alle richieste del mondo del lavoro. Se fino a qualche anno fa potevamo vivere nella convinzione che, nonostante tutte le gravi mancanze della scuola italiana, i nostri giovani potessero comunque farcela nel mondo del lavoro; adesso i giovani italiani si stanno accorgendo che non è più come prima.

Avere una scuola ancorata a materie che potevano essere importanti 80 anni fa porta naturalmente ad una serie di squilibri tra il mondo della burocrazia scolastica e quello del lavoro (che spesso e volentieri non esiste per i giovani italiani). E se il problema attuale per la politica è quello di censurare il Festival di San Remo 2023; per i giovani il problema è esattamente l'opposto, cioè quello di fare emergere le proprie esigenze, di modo tale che la società possa cambiare ed adeguarsi non tanto ai loro desiderata, quanto a quello che sta accadendo in Europa e nel mondo. E se pensiamo che il Governo sta scatenando il putiferio per via del bacio omosessuale tra Rosa Chemical e Fedez, allora capiamo proprio perché il mondo dei giovani è distante migliaia di anni luce da questa realtà posticcia che riguarda la burocrazia statale. E questo non riguarda, per fortuna solamente i giovani. In basi ai motori di ricerca sono in forte aumento le ricerche connesse al porno trans, mentre una modella trans può avere un certo successo anche nel mondo della moda rispetto a qualche anno fa, dove invece, per una giovane transessuale, l'unico sbocco lavorativo poteva essere quello di fare la trans escort. E se un giovane è costretto ad apprendere del mondo delle transessuali guardando un video porno con una pornostar trans, allora questo è il primo segnale che il mondo della scuola italiana necessita di essere cambiato per rimanere aggiornato rispetto ai tempi. Perché concordiamo tutti che è meglio una spiegazione ragionata e studiate del mondo lgbt, piuttosto che vedere un video porno trans con anal fisting e pornos trans.
