Torna nel 2023 l'Esame di Maturità con due prove scritte e una orale

In una recente intervista giornalistica il nuovo Ministro per l'Istruzione Valditara ha pubblicamente indicato la via che il Governo intende seguire il prossimo anno per organizzare l'Esame di Maturità. Dopo ben due anni pieni di emergenza legata al covid-19, sono state spese molte parole sul valore e sulla funzione dell'Esame di Maturità, per il quale i precedenti Governi avevano previsto delle modifiche, sopprimendo la prova orale per timori legati alla diffusione del contagio. Adesso che i timori di un nuovo lockdown e di una recrudescenza del covid-19 sono ormai molto contenuti, il Ministro Valditara ha messo in chiaro che il Governo prevede la reintroduzione in pianta stabile della prova orale. Gli Esami di Maturità 2023 vedranno quindi ancora una volta gli studenti alle prese con il colloquio orale con i docenti che compongono le commissioni di esame. A differenza però del passato (vale a dire prima dell'arrivo del covid-19), in cui le prove orali di fine carriera liceale venivano viste come una sorta di interrogazione a tutto campo; il Ministro Valditara ha chiarito che intende mettere mano ai contenuti su cui potrà vertere l'esame orale di maturità.

Vediamo insieme alcune delle parole del Ministro Valditara che riguardano la reintroduzione della prova orale nell'Esame di Maturità: "Il colloquio interdisciplinare deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non deve esserci l’interrogazione in italiano, in greco o in matematica. Su questo invierò una circolare che chiarirà esattamente come andrà svolto il colloquio". Emerge quindi una importante novità per il prossimo esame di maturità 2023, cioè che i docenti che compongono la commissione d'esame dovranno porre l'enfasi sul collegamento tra le materie piuttosto che interrogare sic et simpliciter gli studenti esaminandi. Questa è una novità particolarmente apprezzabile che sembra avere accolto alcune delle importanti critiche che vengono tutt'ora rivolte al mondo della scuola italiana, che viene vista come un nozionificio, piuttosto che come un luogo in cui viene spronato lo spirito critico degli studenti e delle studentesse del liceo.

Anche per la prova scritta di italiano sembrano esserci delle novità importanti in arrivo. Il Ministro Valditara dice che la prova scritta di italiano dovrà premiare infatti gli studenti che leggono libri e giornali, ossia quelli che si tengono aggiornati sulla attualità che li circonda. Rimane solamente da vedere fin dove potranno spingersi gli studenti del liceo per parlare dei temi importanti di attualità. Uno degli argomenti più importanti tra le giovani studentesse italiane è quello del proprio aspetto fisico. Sarà possibile per queste giovani studentesse del liceo parlare di ragazzine nude nei propri temi di italiano? Non sembra che l'attuale normativa che interessa la scuola italiana consenta di parlare di una 18enne che si masturba in un tema scritto di italiano. Eppure una giovane pornostar teen come Gina Gerson rappresenta un tema molto importante per gli studenti del liceo, che dovrebbero quindi essere liberi di parlarne anche nella prova scritta dell'Esame di Maturità. Sarebbe anche ora che il tema dell'autoerotismo femminile smetta di essere un taboo per le scuole italiane e che le ragazzine che si masturbano non siano solo considerate come ragazzine che si sgrillettano. Molte giovani studentesse del liceo dovrebbero imparare l'autoerotismo femminile su un libro di anatomia e di educazione sessuale, anziché guardando un video con una ragazza piccola che si masturba.
Insomma, qualcosa sembra muoversi nella scuola italiana. Bisognerà veramente vedere cosa sarà scritto nella Circolare Ministeriale che il Ministro sta scrivendo in queste settimane per capire se si tratta di una vera riforma o se, come al solito, sarà solo "tanto rumore per nulla".