Verso la abolizione del numero chiuso per le università di medicina?

Una delle tematiche maggiormente discusse di questi tempi tra i liceali italiani è sicuramente quella relativa alla abolizione del numeroso chiuso nelle università di medicina. Il tema del numero chiuso per accedere ai corsi universitari di medicina è uno di quegli argomenti spinosi dei quali si è evitato di parlare per diversi decenni ma che oggi appare come una materia assolutamente fondamentale. Sia a destra sia a sinistra i partiti politici si sono apertamente schierati a favore dell'abolizione del numero chiuso per consentire a tutti gli studenti liceali che abbiano voglia di darsi da fare per diventare medici e dottori di perseguire i propri sogni, senza doversi rompere la testa con quiz farlocchi come quelli che sono stati utilizzati finora per accedere alle università di medicina. Quiz, occorre ricordarcelo, nei quali non si testavano per nulla le conoscenze scientifiche ed accademiche necessarie per diventare dottori e medici, bensì la pura e semplice conoscenza di argomenti di attualità. Proprio sui quiz per accedere alla facoltà di medicina si è parlato veramente tanto e, soprattutto, sempre e solamente per deriderli. Fatto sta che l'impressione che gli studenti del liceo hanno verso i quiz per accedere a medicina è quella che è più che altro una questione di fortuna, piuttosto che di bravura. E magari questa cosa poteva andare avanti per un altro secolo, se non che la pandemia del covid-19 ha messo il re a nudo e, appena i medici di base hanno potuto accedere ai benefici della pensione, si sono congedati in massa dalle proprie occupazioni lasciando scoperti migliaia di posti. In numerose città, oggi mancano migliaia di medici di base e i pronto soccorso in Italia stanno letteralmente venendo presi d'assalto da pazienti che non hanno la minima idea di dove si possono rivolgere per ottenere le cure di cui hanno bisogno.

Come fare per sopperire alla carenza di medici di base? Semplice, occorre aumentare il numero dei medici! E la soluzione è di una banalità estrema, tanto che nessun governo in precedenza si è mai occupato di questa tematica e che oggi (così come per i prossimi anni) dovremo fare fronte alla cronica e sistematica mancanza di medici di base. Ovviamente tutta la colpa non può che essere ascrivibile alla miopia della politica italiana. Fortunatamente per gli attuali studenti del liceo, è molto probabile che in un futuro molto prossimo verrà rimosso il numero chiuso per accedere alla facoltà di medicina e che il numero di dottori sia destinato ad incrementare nei prossimi anni. Ma cosa fare nel frattempo? Ebbene, non c'è veramente nulla da fare se non stringere i denti per il prossimo decennio. Magari, come già hanno fatto alcune Regioni italiane, è possibile importare dottori da paesi del terzo mondo allettandoli con stipendi che, pur essendo modesti da noi, sono molto alti a casa loro... Il futuro che si prospetta, in ogni caso, non è affatto roseo. Se prossimamente le giovani ragazze si troveranno a corto di ginecologi, allora sapranno già che non potranno fare nessuna visita se non a pagamento. Al posto del sessuologo le donne potranno rivolgersi allo stallone di turno per fare sesso passionale. Mentre gli uomini che vogliono avere un bel cazzone dovranno rivolgersi a qualche oscuro sito interne che promette di allungare il pene con pillole miracolose. Sperando nella globalizzazione e nella immigrazione, è molto probabile che, attirati dalla idea del sesso interraziale possano pure venire in Italia dottori di colore dall'Africa, sempre ammesso che qualche governo oltranzista con l'immigrazione non li blocchi in Libia o alla frontiera, perché allora saremmo comunque nello stesso medesimo problema. Insomma, rischiamo che per la paura di avere uomini neri in casa, ci ritroveremo malati in casa e senza avere la possibilità di fare una bella scopata amatoriale con qualche belle stanghilona nera.
