Visita Fiscale: quando è obbligatorio essere a casa per i docenti e il personale ATA in malattia?

A seguito delle numerose domande che ci vengono poste, oggi vogliamo parlare di una tematica estremamente tecnica ma che riguarda un po' tutti i docenti nel corso della propria carriera (soprattutto dopo questi tempi di lockdown e di covid-19). La domanda alla quale oggi vogliamo rispondere è: "quando devo essere a casa per la visita fiscale?". La visita fiscale è un istituto che è stato introdotto negli ultimi 20 anni per ridurre il fenomeno dell'assenteismo nei posti di lavoro pubblici ed è quindi strettamente regolamentata. L'assenteismo nel pubblico impiego è riguardato da norme particolari quando si tratta di visita fiscale e non è spesso facile districarsi nel groviglio di regole che si sono venute a creare e stratificare nel corso degli ultimi anni. Perciò, diventa importante spiegare bene e in modo abbastanza conciso come è necessario gestire il proprio periodo di malattia sul posto di lavoro.

Innanzitutto occorre ricordare che la visita fiscale e l'obbligo di reperibilità per il dipendente pubblico malato è disciplinato dall'art. 55-septies del Testo Unico n. 165/2001, in base al quale il dipendente pubblico malato può subire un controllo fiscale in qualsiasi ora del giorno compresa tra le 9.00 e le 13.00 del mattino e le 15.00 e le 18.00 del pomeriggio. Non rileva che il giorno in cui il lavoratore riceve la visita fiscale sia un giorno feriale o festivo (o anche addirittura un giorno libero). Si presuppone infatti che l'assenza per malattia debba perdurare nel tempo e che sia quindi lecito fare controlli ad ogni ora del giorno ed ogni giorno (compresa per esempio la domenica). Questo fatto è stato esaurientemente esplicato in numerose circolari ministeriali, che hanno quindi chiarito che, al fine di combattere il fenomeno dell'assenteismo nel pubblico impiego, il lavoratore pubblico è sempre tenuto ad essere reperibile per la visita fiscale, a patto che, ovviamente, la stessa avvenga negli orari poco sopra menzionati.

Non sarà chiaramente una buona notizia per il personale ATA e per quelle docenti che intendono prendere permessi per malattia per darsi alla bella vita e per avere più tempo libero del dovuto. Care docenti pazzerelle, se proprio avevate voglia di darvi alla pazza gioia, purtroppo sappiate che sarà molto difficile sfuggire ai controlli e alle visite fiscali. Se volete proprio prendervi un permesso per malattia, dovrete rimanere a casa e l'unica soddisfazione che potete avere è quella di vedere dei video porno gratis con belle tette nude. Vedere delle belle tette grandi e naturali può essere sicuramente una buona ragione per rimanere a casa dal lavoro e questo lo sanno molti docenti uomini che spesso e volentieri amano trascorrere il proprio tempo libero guardando video pornografici. Se però non siete dei docenti maschi e quindi la figa non vi interessa proprio, allora dovrete trovare altre fonti di svago casalinghe, perché di uscire di casa non se ne deve parlare proprio con tutti quei dottori fiscali in agguato. Al più, le docenti femmine potranno provare di ricavare un po' di soddisfazione dal tantra yoga, che sembra essere una disciplina sportiva, che si può eseguire comodamente da casa e che dicono possa fare raggiungere un piacere sessuale molto più forte di quello che può essere comunemente provato con il sesso.